L’Imposta Municipale Unica (IMU) è un tassa patrimoniale di tipo comunale, definita tale in quanto si applica sulla proprietà di beni immobiliari e sul possesso di altri diritti reali di godimento quali usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie.
Nello specifico il pagamento dell’imposta è obbligatorio per tutti coloro che sono proprietari di fabbricati, aree fabbricali, terreni agricoli e abitazioni principali appartenenti alle categorie catastali di lusso A/1, A/8, e A/9.
L’imposta ha subito diverse modifiche nel corso del tempo: è stata introdotta in con la Manovra “Salva-Italia” del governo Monti ed è operativa dal gennaio del 2012. Fino al 2013 si applicava anche su tutte le abitazioni principali, a prescindere dalla destinazione d’uso. La legge di Stabilità del 2014 ha abolito l’IMU sulle prime case che non rientrano nelle categorie catastali di lusso.
Con la Legge di Bilancio 2020 l’Imposta Municipale Unica e la TASI (Tassa sui Servizi indivisibili del Comune, ovvero su tutti i servizi che il Comune eroga a beneficio dei cittadini e che sono legati direttamente o indirettamente ai loro immobili) sono state unificate e, di fatto, la TASI è confluita all’interno della nuova IMU.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’Imposta Municipale Unica: quali sono i beni immobiliari oggetto di tassazione, i soggetti tenuti al pagamento, come calcolare l’ammontare della tassa, quando e come si paga.
Il pagamento della tassa IMU è obbligatorio per coloro che sono proprietari dei seguenti beni:
Nello specifico i soggetti tenuti al pagamento sono:
L’IMU va’ versata in due rate, ognuna pari al 50% dell’intera imposta annuale. La prima rata deve essere pagata entro il 16 giugno, la seconda entro il 16 dicembre. L’ammontare del tributo varia a seconda all’effettivo periodo di possesso e godimento del bene, avvenuto nel corso dell’anno.
Il pagamento può avvenire tramite:
L’IMU si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota specifica per la particolare fattispecie. La base imponibile è costituita dalla rendita catastale dell’immobile, del fabbricato o del terreno moltiplicata per lo specifico coefficiente catastale. I coefficienti catastali e le modalità di determinazione dell’imponibile per ogni tipologia di immobile sono consultabili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze al seguente link.
L’ammontare delle aliquote varia a seconda della categoria catastale e delle decisioni comunali, che possono aumentare o diminuire il loro valore entro i margini stabiliti dalla legge. Esistono due tipologie principali di aliquote: ordinaria, pari allo 0,86% e ridotta, pari allo 0,5%.
Le aliquote aggiornate per ciascuna categoria catastale e i relativi margini di manovrabilità da parte dei comuni sono riportati nella tabella sottostante:
Sono esenti dal pagamento dell’Imposta Municipale Unica: